Bonus Sicurezza: chi può richiederlo

Anche quest’anno il Governo ha dato la possibilità di usufruire di un’agevolazione (bonus sicurezza) per coloro che desiderano aumentare la sicurezza della propria casa.

Il bonus prevede una detrazione fiscale del 50% delle spese per l’acquisto e l’installazione di sistemi di sicurezza per la propria abitazione, come ad esempio installare o sostituire impianti di allarme, porte blindate, saracinesche, citofoni o altri sistemi antintrusione. Per tutti questi dispositivi il contributo statale può arrivare fino a un limite massimo di 96.000 euro. 

Chi può richiedere il bonus sicurezza?

Ma chi ha diritto alla detrazione? Può essere richiesta dai proprietari di abitazioni, dai proprietari di unità immobiliari e dai locatari che effettuano interventi di sicurezza nell’unità immobiliare in cui risiedono. 

Come si richiede il bonus sicurezza?

Intanto iniziamo col dire che l’agevolazione del bonus sicurezza casa è disponibile fino al termine del 2024. Dura quindi quasi due anni. In pratica è una detrazione fiscale dell’Irpef che può essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Insomma, può essere “spalmata” in 10 anni sulla dichiarazione dei redditi.

Il limite di spesa è quello visto prima: massimo di 96.000 euro; le spese, inoltre, devono essere effettuate (e documentate) tramite bonifico bancario, riportante i dati fiscali sia di chi sostiene la spesa che del beneficiario del pagamento. 

Chi ne ha diritto?

Il bonus sicurezza è disponibile per tutti i soggetti che sono tenuti a pagare l’Irpef e che devono sostenere i costi per la messa in sicurezza della propria abitazione. Quindi in sostanza, chiunque può avere diritto all’agevolazione. In più, la detrazione è stata resa disponibile anche per alcuni soggetti giuridici espressamente previsti dalla legge.

Parliamo di proprietari dell’immobile, i soci di cooperative, gli imprenditori individuali, società semplici in nome collettivo o in accomodata semplice o anche chi ha un’impresa familiare

Quali interventi si possono fare?

Gli interventi previsti dal bonus sicurezza casa sono: 

  • Porte blindate e serramenti antieffrazione 
  • Grate di sicurezza per finestre e balconi 
  • Sistemi di allarme e videosorveglianza 
  • Citofoni e videocitofoni 
  • Serrature di sicurezza 
  • Sistemi di rilevazione di fumo e incendi 
  • Tapparelle e persiane blindate 
  • Cancelli e portoni blindati 
  • Sistemi di protezione per piscine 

Ma questi sono solo alcuni esempi. Il raggio di azione della norma, infatti, è piuttosto ampio, e comprende molti altri tipi di interventi inerenti alla sicurezza. L’unico vincolo è che ogni intervento, di qualsiasi tipo, sia realizzato esclusivamente sull’abitazione in cui si risiede, e che sia rispondente, naturalmente, alle norme tecniche vigenti in tema di sicurezza. 

In alternativa: lo sconto in fattura

La detrazione non è l’unica agevolazione prevista. In alternativa, infatti, è possibile ottenere uno sconto in fattura per rendere più rapido il recupero delle spese sostenute per l’intervento di sicurezza della propria abitazione. In questo caso, tuttavia, è necessario accordarsi direttamente con l’impresa che esegue i lavori. Non tutte le imprese, infatti, praticano questa “scorciatoia”.

In fattura è comunque necessario riportare alcuni dati obbligatori: il codice fiscale del beneficiario dello sconto, la partita Iva o il codice fiscale dell’impresa che esegue l’intervento, la causale del versamento, il numero e la data delle fatture e l’importo totale delle spese sostenute. 

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