L’efficienza energetica e il valore immobiliare

In questo articolo descriviamo il meccanismo dell’efficienza energetica e come esso impatta sul valore della casa

A seconda dell’ubicazione di un fabbricato che sia in centro o in periferia, la variazione di valore fra una classe E e una classe D si aggira intorno al 5-6%. Questa poi sale fra il 14 e il 18% se si passa da una G a una D. Addirittura la curva tende a salire fra il 30 e il 40% da una G a una A.
 
Possiamo altresì dire che chi non si adeguerà alle classi più valide in termini di efficienza energetica del proprio immobile, vedrà inesorabilmente perdere una forbice consistente di valore dello stesso.

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Lo scenario dell’abitare italiano – spiega la Ricerca – mostra un patrimonio edilizio che nella sua gran parte risale a prima del 1971. Parliamo difatti di circa 35 milioni di unità immobiliari, che non sono poche. Oltre il 55% degli immobili appartiene alle classi più energivore. Queste presentano un consumo fino a 10 volte superiore rispetto alle case in classe energetica più performante. Inoltre comportano una spesa media (tra una classe G e una classe A) che impatta sul conto familiare per circa 4mila euro in più l’anno.

Pandemia ed efficienza energetica

L’impatto sul mercato immobiliare del tema dell’efficienza energetica non è mutato sostanzialmente durante la pandemia, pur essendo consolidatasi la sua importanza come elemento di scelta. Infatti, il 61,7% degli agenti immobiliari non ha riscontrato uno scostamento significativo rispetto al passato nell’attenzione dedicata alle caratteristiche energetiche degli edifici compravenduti. Invece il 23,2% ha rilevato una maggiore attenzione al tema dell’efficienza energetica.

Infine, una buona parte del campione intervistato (circa il 40%) ritiene che le agevolazioni del Superbonus abbiano già influenzato il mercato immobiliare in termini di domanda e offerta di edifici a prestazioni energetiche elevate, immobili da ristrutturare e prezzi. Di contro, soltanto una piccolissima percentuale (4%) ritiene che tali misure non avranno alcun impatto nel futuro.

Seguiamo il mercato

Più passa il tempo, meno il mercato sarà propenso all’acquisto di ‘case-salasso’, che richiedono una considerevole spesa per il portafogli.

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Ragion per cui usare bene la tecnologia e i bonus (cospicui anche senza il 110%) significa preservare dalla perdita di valore un bene che è ancora la riserva aurea per eccellenza di moltissime famiglie del nostro Paese.

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